Football Manager 2020: le 7 carriere da fare

Si sta come d’autunno sui computer Football Manager. Passano gli anni, ma l’autunno si conferma la stagione di uscita di Football Manager, il manageriale calcistico di Sports Interactive...

Si sta come
d’autunno
sui computer
Football Manager.


Passano gli anni, ma l’autunno si conferma la stagione di uscita di Football Manager, il manageriale calcistico di Sports Interactive più amato ed apprezzato dagli allenatori virtuali e non, di tutto il mondo.

Edizione 2020, che sembra proseguire in questo rinnovamento culturale che l’anno scorso definimmo come il Rinascimento di Football Manager. Nella nuova edizione troviamo tanti spunti interessanti, quali il Centro di Sviluppo, l’Idea Societaria, il Tempo di gioco ma anche altro che comunque vedremo nel dettaglio qui e che continueremo ad analizzare con la recensione prossimamente.

Anche per me, quest’edizione è una sorta di Rinascimento, in quanto come avete ben visto ho spostato l’universo Football Manager da Gamereligion.it a FMReligion.it, la casa italiana di Football Manager. Cambia il posto, ma non le abitudini e continuiamo a proporvi per il terzo anno consecutivo le nostre sfide per l’edizione di FM 2020, dopo le 7 sfide impossibili del 2018 e del 2019, oltre alle sfide italiane, con l’obiettivo di farvi rivivere momenti della storia calcistica italiana e non.

Come ogni anno, come ogni autunno, ci ritroviamo davanti allo stesso dubbio amletico: con quale squadra iniziare la carriera su Football Manager 2020?

Queste sono le carriere che noi di FMreligion.it vi consigliamo per Football Manager 2020, magari raccontatecele sul nostro gruppo ufficiale su Facebook.

Ecco le 7 carriere da fare su Football Manager 2020.

1 Catania

4 Giugno 1961, direttamente da Tutto il calcio minuto per minuto, la voce indimenticabile di Sandro Ciotti, ci regalò l’ennesima perla del gergo calcistico. Era l’ultima giornata della stagione 1960-1961, vinta dalla Juventus di Sivori ed in Sicilia, precisamente a Catania, sbarcò la prima Inter del Mago Helenio Herrera, che da quel giorno iniziò a costruire quella che fù la Grande Inter, dominante in Italia ed in Europa. In quel pomeriggio catanese però la storia la scrisse la squadra di casa, il Catania neopromosso, che con un secco 2 a 0, sconfisse i ben più blasonati rivali milanesi. Era il 1961 e Sandro Ciotti dal suo microfono gridò “Clamoroso al Cibali”.

58 anni dopo, il Cibali è ancora lo stadio del Catania, ma dal 2002 è conosciuto come lo stadio Angelo Massimino, in onore dello storico presidente.

Dal Catania del 1961 al Catania moderno possiamo trovare un filo conduttore di matrice argentina, guidata dall’attaccante Calvanese per giungere all’ultimo grande Catania degli Argentini, guidato per una mezza stagione 2010/2011 dal Cholo Simeone, che presentava in rosa ben 10 argentini tra cui il “PapuGomez, Barrientos ed Andujar. Oltre alla forte matrice sudamericana, dominava la scena anche Mascarinho, all’anagrafe Giuseppe Mascara.

Dopo annate entusiasmanti condite dall’ottavo posto in Serie A del 2012/13 oltre alla semifinale di Coppa Italia del 2007-2008, la stagione 2013-2014 portò i rossoblu prima in Serie B e l’anno successivo in Serie C per illecito sportivo.

Cosa è rimasto di quel modello societario che era considerato una sorta di gioiello negli scorsi anni?

Non entreremo nel dettaglio di ciò che sta succedendo a livello societario e non al Catania Calcio, ma come prima sfida per Football Manager 2020 vi proponiamo di partire da qui, con l’augurio di rivivere nuovamente un “Clamoroso al Cibali”.

2 Qarabag

Se il Barcellona è “Més que un club”, il Qarabağ è persino qualcosa di più.

Questo era l’incipit di un articolo di Mondo Futbol, dedicato alla squadra azera figlia della più grande città fantasma del mondo, Ağdam.

Ağdam, durante la guerra del Nagorno Karabakh, è stata distrutta e depredata, al punto tale da portarla a diventare una vera e propria città fantasma, con drammi che vanno ben oltre quelli sportivi.

La sfida che vi proponiamo è quella di dare un posto nel mondo ad una squadra senza dimora, una squadra che non ha più una casa dove tornare.
Il posto ideale? Sul tetto d’Europa prima e del mondo poi.

3 Grande Ungheria

L’anno scorso introducemmo la sfida dedicata all’Ajax del calcio totale, sfida che io stesso portai avanti con risultati importanti che hanno anticipato la cavalcata della scorsa Champions League dei lancieri.

Abbiamo parlato di Calcio Totale, un sistema dove ognuno era interscambiabile, ma le origini di quel sistema di gioco non sono olandesi, bensì ungheresi.

La nostra terza sfida la dedichiamo all’Ungheria, o meglio, alla Grande Ungheria.

Come dei moderni Gusztav Sebes, allenatore di quella che fu ribattezzata “Aranycsapat”, la squadra d’oro, provate a ricreare la prima nazionale capace di sconfiggere per la prima volta in casa loro i Maestri del calcio, gli inglesi e portarla sul tetto d’Europa e del Mondo come nazionale.

E’ una sfida molto difficile, perché attualmente non c’è un Ferenc Puskas che possa spianarvi la strada verso il traguardo, ma secondo me dovete necessariamente partire una squadra di club, investire a livello giovanile e non, con l’obiettivo di creare e sviluppare una nazionale di alto livello.

Quale squadra scegliere? Abbiamo parlato della leggenda di Puskas, quindi perché non partire dal suo Honvéd? Troverete una vecchia conoscenza del calcio italiano, Davide Lanzafame.

4 Bolton

Questa è una delle sfide che sicuramente troverete o avete già trovato in giro per il 2020 come spunto per FM 2020. Come mai?

Partiamo dalle basi.

Il Bolton è uno dei club più antichi al mondo, fondato nel 1874 ed è uno dei membri fondatori del campionato inglese.

Dopo una storia di 145 anni, ha rischiato il baratro causa crisi economica e conseguente fallimento.

A differenza del Bury, ha trovato un gruppo la Football Venture Limited che ne ha acquisito la storica società con sede ad Horwich, distretto di Bolton.

Seppur sia tra le squadre più antiche del Regno Unito, non ha mai vinto un campionato di massima serie, alias Premier League. Non sarebbe un sogno vedere una squadra ad un passo dall’espulsione dalla Football League creare una dinastia e dominare l’Inghilterra?

Ps: Il Bury sarebbe simile come situazione, ma attualmente non è selezionabile nel gioco.

5 Chapecoense, Chape, Furacão do Oeste, Verdão do Oeste e ChapeTerror

E’ di ieri la notizia della retrocessione in Serie B della squadra di Santa Catarina, esattamente a 3 anni di distanza dalla tragedia aerea che colpì la squadra in viaggio per Medellin per giocare la finale della Copa Sudamericana contro i colombiani dell’Atlético Nacional.

Oltre al danno della retrocessione però, sembra vicino anche lo spettro del fallimento societario, cosa ne sarà dei biancoverdi di Chapecó?

La sfida sarà portare sul tetto del sudamerica la squadra del Presidente Tozzo, magari puntando a salire anche qui sul tetto del mondo nel Mondiale per Club.

Nell’attesa di un futuro migliore, cerchiamo per quanto ci è possibile di restituire ciò che la sfortuna ha tolto tristemente alla Chape, Furacão do Oeste, Verdão do Oeste e ChapeTerror.

6 Austria, il Wunderteam

La squadra delle meraviglie nasce ufficialmente il 16 maggio del 1931, guidata per ben 26 anni da Hugo Meisl.

Abbiamo parlato della Grande Ungheria, ma ancor prima dei magiari l’Europa aveva conosciuto la squadra guidata dal talento straordinario di Matthias Sindelar, detto Carta velina, forse il primo falso nueve nella storia del calcio, vittima dell’Olocausto.

Il genio tattico di Meis, unito al talento di Sindelar, portarono la nazionale austriaca a vincere la Coppa Internazionale del 1932, praticamente l’anticipo degli attuali Europei e persero in semifinale contro l’Italia nel Mondiale del 1934, arrivando poi al quarto posto finale.

Ad oggi, la nazionale austriaca, è lontana anni luce dalla squadra delle meraviglie, ma il calcio austriaco potrebbe sfruttare il momento favorevole del ciclone Red Bull, specialmente la squadra di proprietà dello stesso Dietrich Mateschitz, il Salisburgo, solidissimo finanziariamente e improntato su un settore giovanile che si conferma fucina di talenti di livello mondiale, grazie al lavoro meticoloso di Ralf Rangnick.

Siete pronti a rilanciare la nazionale austriaca e magari anche un team a vostra scelta?

7 Hallam, la squadra che vinse la prima competizione nella storia del calcio

Vi ricordate la sfida della squadra più antica del mondo, lo Sheffield FC?

Una volta create le regole del calcio, conosciute come le Sheffield Rules, bisognava anche creare le prime competizioni oppure i primi campionati. La domanda che mi sono posto è stata questa: Qual è stata la prima competizione per club della storia del calcio? A darmi la risposta, come quasi sempre, ci ha pensato Wikipedia che recita così:  “Nel 1867 nacque la prima competizione calcistica, la Youdan Cup, giocata secondo le regole di Sheffield. Il torneo coinvolse dodici squadre locali e si svolse tra febbraio e marzo. La finale, svoltasi il 5 marzo al Brammal Lane, con un seguito di 3.000 spettatori, vide la vittoria dell’Hallam per 2-1.”

Quindi, una volta trovata la risposta alla mia prima domanda, mi è stata anticipata anche la risposta alla seconda domanda che mi stavo ponendo, ossia: Qual è stata la prima squadra a vincere la prima competizione per club della storia del calcio? La risposta, come già letta in alto, è Hallam Football Club.

Ma in che campionato milita l’Hallam FC?  Attualmente milita nel Northern Counties East Football League Division Onenella classica piramide inglese la nona lega, quindi per poter procedere con la sfida, scaricate appena disponibile la piramide inglese come campionati e riportate l’Hallam a vincere la Premier League, proprio come in quel 1867.


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